Fashion district

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Al fine di scongiurare la frammentarietà dei poli produttivo-commerciali è prefigurato un complesso architettonico al contempo unitario e articolato in funzione delle diverse finalità. In tal senso, al fine di valorizzare le qualità dei capannoni esistenti è proposto il loro restyling; al fine di amplificare il rapporto con il paesaggio è prevista un’articolazione delle aperture dedicata alla valorizzazione delle visuali di pregio; al fine di relazionare l’organizzazione funzionale con il luogo è proposta l’inversione canonica dei fronti in modo che il fruitore abbia prevalentemente relazione con il paesaggio circostante (che incarna lo stereotipo del panorama umbro) piuttosto che con la disomogeneità del limitrofo edificato esistente; al fine di minimizzare l’occupazione del suolo per parcheggi è prevista la realizzazione di un edificio-parcheggio su tre livelli; al fine di massimizzare la polivalenza immobiliare è prevista la realizzazione di una struttura dalla massima flessibilità funzionale.
 
Il concept architettonico pertanto consente, attraverso alcune azioni compositivo-formali, il passaggio dalla problematicità dello stato attuale a una rinnovata configurazione architettonica. In particolare, attraverso il restyling degli edifici esistenti mediante la ricomposizione dei fronti attuata demolendo le palazzine uffici (SOTTRARRE), l’introduzione di un edificio indipendente e di un edificio-parcheggio (AGGIUNGERE), che si relazionano visivamente con le principali visuali di pregio, e l’inserimento di spazi di collegamento tra gli edifici esistenti e quelli di nuova progettazione (CONNETTERE) che caratterizzano e conferiscono omogeneità ai nuovi fronti est e ovest del complesso. La configurazione finale raggiunta è quella di un complesso architettonico in forma di CAMPUS.
Fashion district
Ridisegno figurativo di un complesso produttivo-commerciale

tipologia 
progetto
luogo 
Magione (Pg)
committente
MA.FE. srl
progetto architettonico 
HOFLAB (Paolo Belardi, Simone Bori), Carl Volckerts
collaboratori
Laura Nardi, Gabriele Ranieri
cronologia
progetto 2012-2013